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Santa Liberata di Como Vergine benedettina – 19 gennaio

Santa Liberata di Como Vergine benedettina

19 gennaio

Rocca d’Olgisio (Piacenza) sec. VI – Como, 580 ca.

Faustina e Liberata, benedettine (VI sec.). Sorelle, nate nel Piacentino, si ritirarono in un romitorio presso Como, dove fondarono il monastero di Santa Margherita.

Martirologio Romano: A Como, sante Liberata e Faustina, sorelle e vergini, fondatrici del monastero di Santa Margherita.

Sante LIBERATA E FAUSTINA

Monache benedettine, sorelle

Le due sorelle Liberata e Faustina, vengono celebrate nel nuovo “Martyrologium Romanum”, al 19 gennaio. Secondo la più antica notizia su queste due sante, inserita nel ‘Liber Notitiae Sanctorum Mediolani’ del XIII secolo, Liberata e Faustina sarebbero state due sorelle di nobili origini, nate nei pressi di Piacenza, a Rocca d’Olgisio, nei primi decenni del secolo VI.

Attratte dall’ideale ascetico, lasciarono la loro famiglia e si ritirarono in un romitorio presso Como, dove poi fondarono un monastero in onore di S. Margherita, dove vissero con umiltà e dedite alla preghiera e nel quale morirono verso il 580 in fama di grande santità.

Non ci è dato sapere con precisione la data della loro morte, ma certamente non morirono insieme, forse a distanza di uno o due anni, l’una dall’altra; una notizia del ‘Commento al Martirologio Romano’ dice che s. Liberata veniva ricordata il 19 gennaio, mentre s. Faustina al 16 gennaio, indicando anche alcune chiese di Milano e dintorni, in cui le due sante venivano venerate.

I loro corpi vennero sepolti nella chiesa monastica, e in seguito furono oggetto di varie traslazioni, infatti la prima si ebbe al tempo del vescovo Guido Grimoldi (1096-1125), dove le reliquie delle due sorelle furono spostate dal monastero di S. Margherita di Como, alla cattedrale della città.

Una seconda traslazione si ebbe il 13 maggio 1317, al tempo del vescovo Leone de’ Lambertenghi, dalla cattedrale alla chiesa di S. Carpoforo. Successive biografie poi scomparse, convinsero lo storico-agiografo Cesare Baronio, nel secolo XVI, di inserire le due sorelle al 18 gennaio nel suo ‘Martirologio Romano’, dandone una sommaria biografia.

Un ciclo di affreschi, di un anonimo giottesco lombardo, dei primi decenni del secolo XIV, già presente nel monastero di S. Margherita ed ora nel Museo Civico di Como; rappesenta nelle cinque scene in progressione: la morte di un gentiluomo che convince le giovani principesse a farsi religiose; la fuga delle due sorelle dalla casa paterna e il viaggio sul fiume Po da Piacenza , insieme al sacerdote Marcello loro guida; il loro arrivo a Como; l’accoglienza nel convento da parte delle monache; la fondazione del monastero di S. Margherita.